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Vincenzo Visco·7 settembre 2025
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Vincenzo Visco·7 settembre 2025
Dopo gli errori da non fare all'asta (qui l'articolo), è ora di parlare di quei giocatori importanti che però rischiano di fare turnover.
Le grandi squadre puntano ormai ad avere due formazioni di livello e questo aumenta il rischio di panchine eccellenti. La scelta più saggia? Creare coppie affidabili o virare su altri profili. Vediamone insieme qualcuna, direttamente dalle migliori squadre del nostro campionato.
La retroguardia offre poche certezze: Hien è il punto fermo, mentre Scalvini e Kossounou vivono un continuo ballottaggio, con Kolasinac pronto a rientrare. In mezzo Ederson non dà ancora garanzie assolute, mentre Musah e Pasalic restano alternative credibili. Davanti Scamacca e Krstovic si contenderanno minuti (viste le condizioni dell'italiano), mentre il possibile ritorno di Lookman riduce lo spazio per Maldini e Sulemana.
Con Italiano le rotazioni sono la regola. A sinistra Miranda e Lykogiannis restano in ballottaggio, così come Holm e Zortea sulla fascia opposta. In attacco Rowe sembra partire avanti, ma Cambiaghi e Dominguez restano pronti a inserirsi. Castro oggi ha meno concorrenza, vista la propensione all'infortunio di Immobile, ma a lungo andare il turnover tornerà ad incidere sulle scelte.
Fabregas può contare su una rosa ampia ma difficile da gestire. In attacco Douvikas e Morata si alterneranno, con Baturina deciso a scalzare Da Cunha. In mediana Perrone appare più avanti di Caqueret e Sergi Roberto, ma i cambi non mancheranno. L’atteso rientro di Diao complicherà ulteriormente le gerarchie sugli esterni, già affollati di talenti.
Pioli ragiona su un turnover simile a quello visto con Palladino. I ballottaggi principali sono in mezzo al campo, dove Sohm, Fagioli, Mandragora e Ndour si contendono spazio. In attacco la squadra cerca ancora certezze, con Piccoli che deve dimostrare di poter essere decisivo e Dzeko che con la sua esperienza saprà essere fondamentale. La rosa resta ampia e le rotazioni inevitabili, soprattutto con gli impegni europei.
Il cambio in panchina apre a nuovi scenari. Inzaghi lo scorso anno ruotava poco, ma ora Mkhitaryan rischia di scendere nelle gerarchie con Sucic, Frattesi e Diouf che spingono per trovare minuti. In avanti la ThuLa resta il riferimento, ma Bonny ed Esposito possono strappare spazio in gare selezionate.
Tudor ha ridisegnato l’attacco con l’arrivo di Openda e la permanenza di Vlahovic, che dovrà convivere con David in un reparto a una punta. In mediana Locatelli e Koopmeiners non sono più intoccabili, mentre sulle fasce Conceição e Zhegrova garantiscono alternative. Gestione delicata, che può creare non pochi grattacapi ai fantallenatori.
In mezzo Dele-Bashiru si gioca il posto con Vecino, mentre Belahyane è la sorpresa che può scalare posizioni. Davanti, Dia verrà utilizzato in modo mirato, mentre a destra il rebus resta aperto con Cancellieri, Isaksen e Pedro destinati ad alternarsi. Scenari che spingono a puntare sulle coppie per non rimanere scoperti.
Il centrocampo è la zona con più incognite: Modric va gestito, Loftus-Cheek e Fofana rischiano di alternarsi, mentre Rabiot resta più sicuro. In attacco Leao deve dimostrare di poter reggere da prima punta, altrimenti tornerà largo con Nkunku e Gimenez pronti a sfruttare l’occasione. Rotazioni che possono incidere anche in chiave Fanta.
La difesa prevede alternanza tra Beukema e Rrahmani, mentre sulla fascia sinistra Gutierrez insidia Olivera. Sugli esterni offensivi Conte potrà contare su Neres e Lang, entrambi pronti a ritagliarsi spazio. In avanti la staffetta è tra Højlund e Lukaku, con Lucca che, quando torna il belga, resta più indietro ma pronto a giocarsi le sue carte.
La gestione di Dybala sarà un punto chiave: Gasperini non potrà schierarlo sempre dall’inizio, anche per questioni tattiche. L’arrivo di Bailey aumenterà le alternative, così come El Aynaoui che può agire da mediano o trequartista. In difesa Hermoso convince, mentre in attacco Ferguson è il riferimento ma Dovbyk può crescere di importanza col passare delle settimane.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors