Inter News 24
·25 novembre 2025
Insigne mastica ancora amaro: «Il mancato rosso a Pjanic contro l’Inter? Era una cosa evidente, non fatemi andare oltre! Sul mio futuro vi dico questo»

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Ospite del format “Viva el Futbol”, Lorenzo Insigne ha riavvolto il nastro dei ricordi fino al 2018, anno del vibrante duello Scudetto tra il Napoli guidato da Maurizio Sarri e la Juventus. L’ex capitano azzurro ha commentato con amarezza l’episodio chiave di quella stagione: la mancata espulsione del centrocampista bianconero Miralem Pjanic per il fallo su Rafinha durante la decisiva sfida contro i nerazzurri a San Siro.
Secondo l’attaccante, quel cartellino rosso mancato nella gara persa dalla Beneamata fu un errore evidente che penalizzò psicologicamente il gruppo partenopeo, crollato il giorno successivo a Firenze sotto i colpi dell’allora viola Giovanni Simeone. Sul fronte futuro, Insigne ha svelato di aver rifiutato diverse offerte dall’estero perché il suo unico obiettivo è tornare a giocare in Serie A per riconquistare la maglia della Nazionale. Il giocatore ha lasciato intendere che ci sono trattative in corso e ha chiarito che il suo addio, deciso di comune accordo con il patron Aurelio De Laurentiis, non fu dettato da ragioni economiche.
LO SCUDETTO PERSO COL NAPOLI – «Tu sei stato calciatore come me e anche superiore a me (riferito a Cassano, ndr). Stavamo guardando la partita tutti quanti insieme, poi quell’espulsione di Pjanic… non fatemi andare oltre. Era una cosa molto evidente. Poi siamo andati in campo, il rosso a Koulibaly e tutte situazioni che ci hanno penalizzato. Purtroppo è successo ed è dispiaciuto prima a noi giocatori. Dopo la vittoria di Torino ci hanno accolto all’aeroporto in tanti, purtroppo è andata così».
SUL MIO FUTURO – «Ho voglia di tornare a giocare in Italia e per questo ho respinto offerte dall’estero perché quello è il mio obiettivo. Voglio riconquistare la Nazionale, ci tengo. In Serie A qualcosa bolle in pentola ma ora non posso parlare. Quando sono andato via? Il presidente De Laurentiis ha fatto la sua scelta e io la mia. I matrimoni si fanno in due. Posso assicurare che non è stata una questione di soldi».









































