Calcionews24
·30 settembre 2025
Napoli, caso De Bruyne: discorso di Conte alla squadra. No multa per KDB ma dovrà pagare con…

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·30 settembre 2025
Il “caso De Bruyne” in casa Napoli è già chiuso, gestito con pugno di ferro e intelligenza da Antonio Conte. La delusione del belga per la sostituzione a San Siro è stata affrontata e risolta in meno di 24 ore, ma le cronache dei principali quotidiani offrono tre versioni leggermente diverse.
Secondo il Corriere dello Sport, il tecnico ha evitato un confronto privato faccia a faccia, preferendo una lezione pubblica. Ha riunito la squadra e, di fronte a tutti, ha prima parlato direttamente a Kevin De Bruyne, che ha ascoltato in silenzio, per poi estendere il suo discorso a tutto il gruppo. Il messaggio è stato inequivocabile: le regole sono universali, non esistono eccezioni. Una scelta che il quotidiano definisce “il trionfo della chiarezza”, volta a ribadire la linea senza creare spaccature.
La Repubblica aggiunge dettagli cruciali sulle conseguenze. Al confronto di gruppo, scrive il quotidiano, è stato determinante anche l’intervento del dirigente Gabriele Oriali. Da questo vertice sono scaturite due decisioni nette. La prima è un monito per il futuro: d’ora in poi, qualsiasi protesta plateale per un cambio comporterà una multa. La seconda riguarda De Bruyne: per lui, il regolamento interno prevede una “sanzione automatica” che potrà essere saldata con una cena offerta a tutta la squadra. Un modo per ricompattare il gruppo e chiudere la vicenda con un gesto simbolico.
Infine, La Gazzetta dello Sport analizza la filosofia che sta dietro alla decisione di Conte, il suo credo incrollabile nella sacralità dello spogliatoio. «Patti chiari e amicizia lunga, in sostanza. Perché anche se sei il giocatore più rappresentativo, non dovresti permetterti di protestare contro una decisione tecnica del tuo allenatore. Vale per tutti, non si transige. E stavolta è toccato a re Kevin. Cosa succederà oggi o nei prossimi giorni, non è ancora dato sapersi. Ma per Conte lo spogliatoio è sacro, va difeso. E anche il rispetto che ci deve essere tra calciatori e staff tecnico. Difficilmente non si tornerà sull’argomento a Castel Volturno, non fosse altro che per mettere la parola fine alla vicenda e voltare pagina insieme».
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