Calcio e Finanza
·28 novembre 2025
Napoli, il Comune: «Pronti a vendere il Maradona a De Laurentiis, ma non a un euro»

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·28 novembre 2025

Non si egistrano passi in avanti significativi nella dialettica fra il Comune di Napoli e Aurelio De Laurentiis in merito al futuro dello stadio Diego Armando Maradona. A confermarlo è l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti del capoluogo campano Edoardo Cosenza.
«Lo stadio non è la cosa più facile della mia vita – ha esordito Cosenza a Radio CRC –. Ho una stima del Presidente del Napoli infinita poiché ha vinto due scudetti, ma l’uscita sul Maradona all’Università Bocconi non è stata proprio bella. Dopo di che, le parole sono parole, quando sento che Manfredi litiga con De Laurentiis mi vengono i brividi. Non conoscete Gaetano Manfredi, il sindaco non ha mai litigato con nessuno e fuori dalla sua concezione intellettuale litigare. Non c’è nessun litigio, tutto è trattabile».
Inoltre, va considerato l’esito delle elezioni regionali che ha visto la vittoria ancora del centrosinistra con il proprio candidato Roberto Fico, espressione del MoVimento 5 Stelle: «Il nuovo presidente della Campania è Roberto Fico, grande tifoso del Napoli. Sicuramente potrà fornirci il supporto della Regione nell’ambito dei lavori di riqualificazione, ma bisogna trovare la fonte di finanziamento. Vincenzo De Luca non ci ha neanche risposto, ha finanziato i lavori per l’Arechi e la nostra speranza è che lo stesso lo si possa fare con lo Stadio Maradona».
«Per entrare nel novero di EURO 2032 – ha continuato l’assessore – il progetto di lavori allo stadio deve essere esecutivo e approvato entro il mese di luglio del 2026 e lì sapremo la somma totale necessaria per i lavori. La nostra prima stima è che si aggiri intorno ai 200 milioni di euro, ma il Maradona ha una struttura solidissima quindi potremmo aspettarci una cifra diversa. Di sicuro più risorse si hanno, più funzionale potrà essere lo Stadio. Napoli è il baricentro della Campania, non vogliamo fare una politica rivendicativa sugli errori del passato, vogliamo solo capire cosa ci serve prima di andare avanti. Oggi (ieri, ndr) faremo un ulteriore sopralluogo allo Stadio Maradona con il progettista e lo staff del Comune. Tra i temi discussi sicuramente ci sono quello della riduzione delle vibrazioni poiché noi non possiamo avere uno Stadio che dia troppo fastidio ai cittadini che abitano nei quartieri circostanti. Anche il terzo anello è un punto cruciale, è indispensabile avere altri 10mila posti. Questo è uno degli obiettivi politici della giunta Manfredi, ovvero quello di dare altri posti ai tifosi».
Sull’impianto che De Laurentiis vuole costruire a Caramanico: «Il presidente del Napoli parla di 30 ettari. Io guardo San Siro di Milano dove si parla di 198 milioni per abbattere lo stadio e un ulteriore 1 miliardo e 400 milioni di euro delle due società per ricostruirlo. Tutti parlano di grandi investimenti immobiliari di alberghi e ristoranti vicino allo stadio, ma aree così vaste a Napoli non ci sono, è una città densissima. C’è l’area delle ex raffinerie, ma prima di procedere alla costruzione dello stadio, bisogna fare delle opere di bonifica dove bisogna trattare con i privati e avviare un processo complicato. Tutte le trattative tra Comune e club sono possibili, anche se il Napoli volesse comprare tutta l’area dello Stadio Maradona, noi saremo pronti a venderglielo. L’importante è che non si voglia pagare un euro. Tra l’altro lo Stadio Maradona ha volumi enormi, qualora non ci fosse più il primo anello, i volumi sotto di esso si potranno fare ristoranti, piazze commerciali ampi».









































