Nicolini sui prossimi impegni: «Pensiamo una partita alla volta, ora non possiamo fare di più. La Samp deve vincere» | OneFootball

Enrico Nicolini, ex giocatore della Sampdoria, ha parlato dei prossimi impegni del club blucerchiato: le dichiarazioni

Dagli studi di Telenord, una delle voci più amate e schiette del mondo blucerchiato, quella della storica bandiera Enrico Nicolini, ha analizzato il momento della Sampdoria, tracciando la rotta da seguire dopo il primo punto conquistato a Bari. Con il suo solito pragmatismo, l’ex centrocampista ha invitato l’ambiente a non fare voli pindarici e a concentrarsi esclusivamente sul presente, sottolineando l’assoluta urgenza di tornare alla vittoria.

Le sue parole, dirette e senza filtri, sono un richiamo alla realtà per una squadra che sta lottando per uscire dalle sabbie mobili dei bassifondi della classifica:

PARTITE – «E’ inutile fare i discorsi che adesso abbiamo due partite in casa, turnover eccetera. Pensiamo una partita per volta perché non siamo in grado di fare di più. La Sampdoria deve vincere, presto e il più possibile. Ma non possiamo pensare che dopo il Catanzaro arriva il Pescara. Pensiamo partita per partita. Poi sicuramente qualche giocatore, secondo me, lo cambierà, anche perché la Sampdoria giocatori insostituibili non ne ha. Ad esempio, con il Catanzaro penso che vedremo Coda. Dietro siamo contati e penso rimarremo quelli».

Le previsioni sulla formazione

L’analisi di Nicolini è un’iniezione di realismo: per il Doria, in questo momento, esiste solo ed esclusivamente la sfida di mercoledì contro il Catanzaro. Proprio in vista della gara con i giallorossi, Nicolini si aspetta dei cambi, basandosi su una filosofia chiara: nella Sampdoria attuale “giocatori insostituibili non ce ne sono”.

Per questo, prevede un ritorno dal primo minuto del bomber Massimo Coda per dare più peso all’attacco. Allo stesso tempo, prende atto dell’emergenza nel reparto arretrato, ipotizzando una conferma in blocco della difesa che ha strappato il punto a Bari. La sua ricetta è semplice: umiltà, massima concentrazione sul prossimo ostacolo e la fame di una vittoria che non può più essere rimandata.

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