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·4 ottobre 2025
Rakitic: «Vi svelo i segreti di Modric, al Milan è felicissimo. Avrei voluto la Juve, CR7 mi disse di andare. Ma devo chiedere scusa agli juventini perché…»

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·4 ottobre 2025
Ivan Rakitic, ex centrocampista di Siviglia e Barcellona, parla in in un’intervista a La Gazzetta dello Sport del suo connazionale Modric al Milan e del suo trasferimento mai concretizzatosi alla Juventus.
PRIMO IMPATTO CON MODRIC – «Me lo ricordo bene. Primo marzo 2006, amichevole Croazia-Argentina a Basilea. Io giocavo per il Basilea e valutavo già il cambio di federazione. Andai allo stadio con i biglietti del club, Luka quel giorno esordiva in nazionale e la gente mi diceva ‘guarda che puoi giocare con lui’…».
CHE PERSONA E’ LUKA – «Non è un uomo da discorsi frequenti ma, quando parla, è bene stare molto attenti. Parla in modo serio, concreto, non grida mai ma dà indicazioni chiare. Gli piacciono gli scherzi però, quando si fa sul serio, è molto concentrato e cura tutti i dettagli».
MODRIC AL MILAN – «Ci siamo sentiti ieri. Luka è molto contento, mi ha invitato a Milano, dice che il calcio è molto diverso rispetto alla Spagna ma si trova benissimo. È molto felice dei compagni e della vita in Italia: la sua famiglia si sta godendo questo nuovo capitolo e per noi calciatori la famiglia è sempre molto importante. Luka per tutto questo deve ringraziare Igli Tare: è stato lui a portarlo al Milan. Io pensavo avrebbe finito al Real ma, come amico e fratello, vederlo al Milan mi dà una grandissima allegria. Celebrerò tutte le sue vittorie, personali e di squadra, come se fossero mie».
FA LA DIFFERENZA A 40 ANNI – «Bisogna capire che Luka è totalmente diverso dagli altri per il suo modo di vivere e lavorare. Il calcio oggi è più giovane che in passato, ma dà la possibilità a chi lavora molto bene – solo a chi lavora molto bene – di prolungare la carriera. A Luka piace la sua professione, lui vive per il calcio e fa tutto bene».
I SUOI ALLENAMENTI – «Ha la sua squadra di lavoro, un preparatore fisico con cui lavora tutti giorni. Soprattutto, ha un’intelligenza calcistica che lo mette davanti a tutti e lo dico con grande rispetto per gli altri: ci sono giocatori più forti, più rapidi ma l’intelligenza di Luka è troppo superiore. Modric capisce il gioco e lavora ogni giorno fisicamente, infatti ora sta meglio che mai».
RAKITIC ALLA JUVE – «Cosa c’era di vero? Molto. È vero che Cristiano Ronaldo nel 2019 mi chiamò per dirmi ‘vieni con noi alla Juve’. E vi dico la verità, mi sarebbe piaciuto giocare in Italia, è il rimpianto della mia carriera. Io ho grande ammirazione per il calcio italiano e il vostro stile di vita, poi sono il primo fan di Gattuso, che lo scorso anno mi ha allenato all’Hajduk. Avete un grande ct, arriverà dove tutti voi volete. Perché non sono andato alla Juve?Un po’ per il cartellino caro, un po’ perché io comunque ero al Barcellona. Sono stato un uomo fortunato, ho giocato al Barça, poi sono tornato al Siviglia e all’Hajduk. Sarebbe stato affascinante, ma è stato bello anche così».
MILAN DA SCUDETTO – «Sì, è possibile ma si deciderà a marzo. A me piacciono le squadre che crescono durante l’anno: non devi essere al top a novembre o febbraio, ma in primavera. Se i giocatori lo faranno, con un allenatore come Allegri che ha vinto tutto, potranno vincere».
GAFFE CON LA JUVE – «Ho pubblicato un post su Instagram per fare l’in bocca al lupo a Luka usando per sbaglio un coro anti-Juve. Non lo sapevo, ho chiesto scusa e lo chiedo ancora. Ho grande ammirazione per la Juve e poi è allenata da Tudor, un croato come noi che ha già fatto molto bene nella scorsa stagione».
NUOVA VITA DA DIRIGENTE – «Sto studiando management dello sport e lavoro come dt all’Hajduk. Farò anche il corso da allenatore ma credo che in futuro sarò un dirigente. Sì, più o meno. Anzi, se Chiellini avesse bisogno di una mano alla Juve…».
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