Inter News 24
·30 settembre 2025
San Siro verrà abbattuto: ora è ufficiale! Approvata la vendita a Inter e Milan: la decisione del Consiglio Comunale di Milano

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·30 settembre 2025
Dopo quasi 12 ore di dibattito consecutivo, il Consiglio comunale di Milano ha approvato a notte fonda la delibera sulla vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti a Inter e Milan. Il provvedimento è stato approvato con 24 voti favorevoli, 20 contrari e nessun astenuto, mentre due consiglieri non hanno partecipato alla votazione.
Come anticipato, i consiglieri di Forza Italia non erano presenti in aula, fatta eccezione per Alessandro De Chirico, che si è discostato dalla linea del partito e ha votato contro. La delibera prevede la vendita del Meazza e delle aree limitrofe ai club per un valore complessivo di 197 milioni di euro, con l’obiettivo di consentire la costruzione di un nuovo impianto. Contestualmente, il vecchio stadio verrà demolito.
Tra i 20 contrari, sette appartengono alla maggioranza di centrosinistra, mentre gli altri 13 provengono da Lega, Fratelli d’Italia, Noi Moderati e un consigliere di Forza Italia. Non hanno partecipato al voto Marco Fumagalli, capogruppo della Lista Beppe Sala Sindaco, che ha annunciato l’intenzione di dimettersi, e Manfedi Palmeri, esponente del centrodestra.
Sulla delibera gravavano 239 emendamenti, ma ne sono stati discussi soltanto 25. La svolta decisiva è arrivata intorno alle 3 di notte con l’approvazione di un sub-emendamento, definito “tagliola”, che ha fatto decadere tutti gli altri emendamenti presentati. Subito dopo, si è passati alle dichiarazioni di voto e all’approvazione definitiva della delibera, tra le proteste e le polemiche interne alla maggioranza, in particolare da parte dei rappresentanti dei Verdi.
Con questa decisione, l’Inter e il Milan ottengono il via libera per realizzare il nuovo impianto a San Siro, sancendo una svolta storica per lo sport e l’urbanistica milanese. Il voto, lungo e complesso, segna la conclusione di un iter legislativo che ha visto confrontarsi maggioranza e opposizione su questioni economiche, tecniche e ambientali, e apre ufficialmente la strada alla fase di progettazione e costruzione del nuovo stadio.