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·30 settembre 2025

Dal rogito al progetto definitivo: i prossimi passi verso il nuovo San Siro

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Dopo il via libera del Consiglio comunale di Milano alla cessione dello stadio Giuseppe Meazza e delle aree circostanti, prende corpo il percorso che porterà alla nascita del nuovo San Siro. Un’operazione complessa, divisa in passaggi amministrativi e cantieri pluriennali, che vedrà coinvolti il Comune, Inter, Milan e gli enti territoriali competenti.

Il primo snodo è fissato entro il 10 novembre, data oltre la quale scatterebbe il vincolo sul secondo anello del Meazza, compromettendo l’intero dossier. Entro quel giorno i club dovranno sottoscrivere lo schema di accordo approvato dall’aula, che recepisce la riduzione del contributo comunale alle bonifiche e al nuovo tunnel Patroclo: 22 milioni invece dei 36 inizialmente previsti, con lo stralcio dei fondi per la rifunzionalizzazione del vecchio stadio. Seguiranno la convenzione di vendita e il rogito notarile (sempre tutto prima del 10 novembre), al momento del quale Inter e Milan verseranno anche la prima rata del prezzo, 73 milioni sui 197 complessivi.


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Firmato l’atto, scatterà la fase progettuale. Entro il 2026 dovrà essere presentato il Progetto di fattibilità tecnico–economica (PFTE), indispensabile per convocare la Conferenza dei servizi decisoria prevista dalla Legge Stadi. Parallelamente, i club depositeranno anche il Piano attuativo, che dettaglierà la trasformazione delle aree limitrofe tra parco e funzioni urbane. Su questo punto la giunta avrà l’ultima parola, con possibilità di linee guida supplementari affidate al Consiglio comunale. Nel frattempo, gli architetti Norman Foster e David Manica, incaricati di firmare il nuovo impianto da 71.500 posti, dovranno elaborare le prime ipotesi progettuali da sottoporre a Palazzo Marino.

Il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) suddivide l’intervento in due stralci funzionali – Stadio e Plurivalente – e tre fasi costruttive. La prima, in avvio nel 2027, riguarderà lo Stralcio Stadio: nuovo tunnel Patroclo, nuovo impianto e spazi accessori. Durante i lavori dovrà essere garantita la percorribilità alternativa al sottopasso e la sicurezza dei tifosi diretti al Meazza. Conclusione stimata entro il 2030.

Ma serve correre, perché c’è una data fondamentale: il 28 febbraio 2027. In particolare, infatti, il contratto tra Comune di Milano, Inter e Milan per la cessione dello stadio potrà essere risolto “in caso di mancato avvio, entro il 28 febbraio 2027, dei lavori edili inerenti la costruzione del nuovo stadio” (qui i dettagli e le possibili conseguenze). Il tutto senza dimenticare anche il tema dello scudo penale nel caso di cause legali sul procedimento, già sventolate dai consiglieri durante il Consiglio Comunale di ieri e che potrebbero attivare la clausola legata allo scudo per i club (i dettagli).

I prossimi passi per San Siro: le aree extra stadio

Dal 2028 partirà l’iter per l’approvazione del Piano attuativo di primo livello dello Stralcio Plurivalente. Una volta operativo il nuovo San Siro, nel 2031 prenderà il via la seconda fase: demolizione parziale del vecchio Meazza, con consolidamento della porzione sud-est destinata a restare, e apertura al pubblico del nuovo stadio e del nuovo tunnel Patroclo.

Infine, tra il 2032 e il 2035, scatterà la terza fase: lo Stralcio Plurivalente con parco, hotel, centro commerciale e nuove volumetrie urbane. Solo completata ogni fase sarà possibile avviare la successiva, in un percorso a incastro che, se rispettato, condurrà Milano a dotarsi di un nuovo stadio moderno e di un quartiere riqualificato.

Riassumendo, quindi, i prossimi passaggi:

  • Firma dello schema di accordo: i club devono dare l’ok alla riduzione del contributo comunale per bonifiche e nuovo tunnel Patroclo (22 milioni invece di 36).
  • Convenzione di vendita e rogito notarile: fissati entro il 10 novembre; Inter e Milan verseranno la prima rata del prezzo (73 milioni su 197 complessivi).
  • Presentazione del PFTE (Progetto di fattibilità tecnico-economica): prevista entro la seconda metà del 2026, indispensabile per convocare la Conferenza dei servizi decisoria.
  • Deposito del Piano attuativo: dettaglia la trasformazione delle aree circostanti, tra parco e nuove funzioni urbane; approvazione finale a Palazzo Marino.
  • Elaborazione del progetto: Norman Foster e David Manica mettono a punto le prime ipotesi progettuali per il nuovo impianto da 71.500 posti.

Fasi di costruzione secondo il DOCFAP

  • Stralcio Stadio – Fase 1 (2027-2030):R Realizzazione del nuovo tunnel Patroclo, del nuovo stadio e degli spazi accessori. Garanzia di percorsi alternativi durante i lavori per l’attuale tunnel e per l’accesso sicuro al Meazza.
  • Stralcio Plurivalente – Avvio iter Piano attuativo (2028): Definizione delle funzioni urbane e aree a parco della GFU.
  • Fase 2 (dal 2031): Parziale demolizione del vecchio Meazza, con conservazione della porzione sud-est. Apertura al pubblico del nuovo stadio e del nuovo tunnel Patroclo. Percorsi pedonali garantiti, soprattutto dalla stazione della metropolitana.
  • Fase 3 – Stralcio Plurivalente (2032-2035): Rifunzionalizzazione dell’area, con parco, hotel, centro commerciale e nuove volumetrie.

Dal rogito al progetto, dunque, il cammino verso il nuovo San Siro è tracciato. Ora la partita si gioca sulla capacità di rispettare tempi, impegni e investimenti, perché l’operazione possa davvero cambiare il volto di una parte storica della città.

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