Calcionews24
·28 novembre 2025
Szczesny rivela: «Ecco cosa penso delle mie squadre. Addio alla Juve? Non è che non avessi passione, ma non mi piacevano le opzioni. Non volevo fare questo»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·28 novembre 2025

In un’intervista rilasciata a GQ Polonia, Wojciech Szczesny ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera alla Juventus, analizzando l’esperienza che lo ha visto crescere come portiere e come uomo, a partire dalla sostituzione di Gianluigi Buffon fino alla sua evoluzione all’interno del club.
CARRIERA – «L’Arsenal è bel calcio, ma senza la pressione di vincere il campionato. La Roma mi ha fatto assaggiare il successo. Il Barcellona è puro piacere di giocare. La Juventus è lavoro quotidiano sotto pressione massima. Lì conta solo vincere. E io ho imparato a farne parte. Ho potuto sostituire Buffon. Non c’era sfida più grande per un portiere. Pensavo di giocare due o tre anni e poi avrebbero cercato un giovane. Invece ho continuato a rinnovare il contratto finché sono diventato il giocatore più anziano della Juve, con più presenze, più esperienza, quello da cui si partiva per costruire la squadra. Tornare nello spogliatoio e salutare tutti quei ragazzi è stato incredibilmente emozionante. Hanno preparato tutto alla perfezione, come sempre».
BUFFON – «Sapete qual è il più bel complimento che abbia ricevuto in tutta la mia carriera? L’ha detto Gianluigi Buffon. Alla fine della mia permanenza alla Juventus, nel 2021, mi disse che, a suo avviso, ero stato il miglior compagno di squadra della sua carriera. Chiaramente non potevo essere il miglior portiere. Per quello avrebbero dovuto prendere Yashin… Ma il miglior compagno. Questo sì, questo potevo meritarlo. Mi sono sentito il re del mondo. Era un paragone con gente come Pirlo, Vieira, Pjanic, Nedved… Ancora oggi mi vengono i brividi quando lo dico».
Direct









































