Francesca Michielin racconta un aneddoto su Del Piero: «Una volta a Monza durante il GP l’ho incrociato e gli ho detto…». Poi svela come è nato il suo tifo per la Juve | OneFootball

Francesca Michielin racconta un aneddoto su Del Piero: «Una volta a Monza durante il GP l’ho incrociato e gli ho detto…». Le parole alla Gazzetta

Francesca Michielin, artista poliedrica e cantautrice di successo, si racconta a La Gazzetta dello Sport svelando le sue grandi passioni sportive, nate fin dall’infanzia. Dalla Juve alla Formula 1, un viaggio tra ricordi e affetti.

IL PRIMO AMORE SPORTIVO: LA FORMULA 1 – «Direi la Formula 1. Ricordo quando, da bambina, con mio fratello leggevo i giornali e giocavo a ricordare a memoria i nomi dei piloti e a riconoscere le monoposto. Quello è stato l’inizio di un grande amore che nel corso degli anni si è intensificato».

IL DOPPIO TIFO PER JUVENTUS E VICENZA – «Sono cresciuta in una famiglia sia juventina che vicentina. Mia mamma è più vicentina, mio papà è juventino, e entrambi hanno trasmesso questa passione “doppia” a me e a mio fratello».

L’AMORE PER LO STADIO – «Tantissimo. Spero che lo stadio torni ad essere una dimensione più popolare e accessibile a tutti perché per me è una grande esperienza di condivisione. Ho smesso di commentare tutto ciò che riguarda il calcio. Io stessa quando tifo non mi riconosco, sono indemoniata… però ho avuto brutte esperienze in passato con una squadra di calcio che sui social ha aizzato tutti i tifosi contro di me dopo un mio commento. Quindi ora preferisco evitare».

ALESSANDRO DEL PIERO: UN MITO CHE NON VUOLE CONOSCERE – «No, e non voglio. È un mito che voglio che resti tale. Una volta a Monza durante il GP l’ho incrociato in pit-lane e ci siamo salutati. Io gli ho detto “ciao, lo sai cosa penso di te” e poi me ne sono andata perché è talmente un mio mito che non voglio approfondire la conoscenza: a volte gli eroi devono restare tali».

PASSIONI OLTRE LA F1 E IL CALCIO – «Di atletica, di ginnastica artistica… di tanti sport. Ho praticato atletica alle scuole medie e ginnastica artistica per quasi dieci anni. Dell’atletica mi piace il fatto che sia uno sport che mette tutti sullo stesso piano: i ragazzi si allenano con le ragazze, ed è importante che si entri in contatto sul terreno sportivo a quell’età».

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