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·25 settembre 2025

San Siro, oggi il Consiglio comunale: i voti a favore salgono a 24

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Oggi pomeriggio inizierà il Consiglio comunale per discutere e votare, entro lunedì 29, la delibera sulla vendita di San Siro, con annesse aree limitrofe di interesse, a Inter e Milan così da poter dare il via al progetto di un nuovo stadio adiacente all’attuale Meazza, che sarà abbattuto quasi completamente.

Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica, alla vigilia dell’inizio del Consiglio è arrivata una buona notizia per il sindaco Giuseppe Sala, e per la maggioranza che sostiene la delibera. Infatti, nelle ultime ore i consiglieri a favore sono diventati 24, con la possibilità di raggiungere la soglia necessaria, cioè 25, con Marco Fumagalli, capogruppo della lista Sala in bilico fino all’ultimo.


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Il consigliere Fumagalli non ha ancora sciolto le riserve, nonostante nella giornata di ieri abbia incontrato lo stesso sindaco e il suo gruppo. Le perplessità sono molte, prima tra tutte la questione dell’impatto ambientale e le conseguenze sulla salute delle persone. A prevalere, alla fine, potrebbe essere però un ragionamento di gruppo per non spaccare la lista del sindaco su una delibera così importante. E, se dovesse votare a favore, potrebbe poi lasciare il ruolo di capogruppo.

L’ago della bilancia, se tutta la destra dovesse compattarsi e votare no, sarebbe a questo punto proprio Fumagalli. In totale i consiglieri sono 49, sindaco incluso. Per approvare la delibera i sì devono essere più dei no. In prima convocazione serve il numero legale di 25 presenti. I voti dell’opposizione sono 17. Mentre i contrari nella maggioranza sono sette. Il fronte dei no potrebbe arrivare dunque a 24 con tutto il centrodestra unito. La minoranza proverà la strategia di uscire dall’aula in prima votazione, far cadere il numero legale, contare i dissidenti e tentare il colpo nel secondo round votando compatti contro.

Inoltre, per stamattina è convocata un’ultima commissione consiliare con Nando Dalla Chiesa e il Comitato antimafia che già ieri ha inviato una nota ai consiglieri con alcune criticità. Nel mirino del Comitato l’identificazione del titolare effettivo delle società che controllano Inter e Milan e «l’incapacità di adempiere agli onerosi obblighi contrattuali. Non sono state individuate le persone fisiche qualificabili come titolari effettivi della società al fine di prevenire condotte speculative». Inoltre il Comitato osserva che Inter e Milan costituiscono «un veicolo societario la cui composizione può variare nel tempo, senza che ciò modifichi la titolarità effettiva originaria». Altre polemiche ieri si sono sollevate durante la commissione a Palazzo Marino.

Milan e Inter, secondo i calcoli degli uffici, devono al Comune oltre 20 milioni di euro per lavori straordinari non effettuati. «Sono rimasto totalmente stupito — ha denunciato il dem Alessandro Giungiche Milan e Inter debbano ancora versare ben 24 milioni al Comune per i canoni di concessione dal 2020 al 2025». Il Comune ha fatto sapere che la cifra, che sarà calcolata con precisione dagli uffici, sarà liquidata dalle società nella riunione del 30 settembre per il rogito.

Un ultimo giallo, intanto, arriva sull’iter della delibera nella commissione che, per l’opposizione, avrebbe licenziato il documento in assenza del numero legale. «Colpo di scena a Palazzo Marino — denuncia il consigliere Manfredi Palmericon l’opposizione che, prendendo in contropiede la maggioranza, la fa trovare senza numero legale. La delibera non potrà andare in aula». Insomma, i numeri stanno per quadrare per Sala e compagni, ma le polemiche sembrano moltiplicarsi ogni giorno di più.

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