Solo un tempo e solo un punto per il Bologna: Orsolini illude, il Friburgo fa 1-1 con Adamu. E l’Europa League è già in salita | OneFootball

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·2 ottobre 2025

Solo un tempo e solo un punto per il Bologna: Orsolini illude, il Friburgo fa 1-1 con Adamu. E l’Europa League è già in salita

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Reduce dall’opaco pareggio ottenuto a Lecce e a tre giorni dall’impegno casalingo contro il Pisa, il Bologna torna tra le mura amiche del Dall’Ara per il secondo match della fase campionato di Europa League: di fronte c’è il Friburgo. Italiano, chiamato a riscattare la sconfitta dell’esordio sul campo dell’Aston Villa e a muovere la classifica, opta per un undici che ad oggi può essere considerato quello titolare: Skorupski in porta, Holm, Vitik, Lucumí e Lykogiannis in difesa, Freuler e Ferguson in mediana, Orsolini, Odgaard e Cambiaghi sulla trequarti e Castro di punta. Schuster, che nel debutto in coppa ha battuto 2-1 il Basilea, si schiera secondo un 4-2-3-1 speculare guidato nel reparto avanzato da un altro Vincenzo nato in Germania ma di origini siciliane, il capitano Grifo, che con Manzambi e Beste va a formare un dinamico terzetto alle spalle del centravanti austriaco Adamu.


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I rossoblù, stasera in campo con la nuova terza divisa azzurra dedicata al Nettuno, mettono subito in chiaro di voler fare la partita, e in avvio un paio di spunti sulla corsia mancina di Cambiaghi si concludono con cross poco precisi. Il Friburgo tiene le linee molto compatte e controlla la situazione senza prendersi grossi rischi, se non quello corso al 17’ su un bel filtrante di Orsolini per Castro, che si defila un po’ troppo e calcia sull’esterno della rete. Poi, al 23’, ecco il primo squillo: angolo battuto da Beste e prolungato di tacco da Osterhage per la botta murata di Manzambi, sfera che si impenna e inzuccata di Lienhart alzata sopra la traversa da un attento Skorupski.

Passato lo spavento il BFC ricomincia a macinare gioco, e al 29’ finalmente sfonda: suggerimento basso dalla sinistra di Odgaard e palla appoggiata da Freuler a Cambiaghi, piattone all’apparenza innocuo del numero 28 che però non viene trattenuto da Atubolu e Orsolini, rapace, insacca. Neanche il tempo di esultare sotto la curva che gli ospiti entrano in area, ma Beste colpisce debolmente e Skorupski ringrazia. Ferguson e compagni capiscono che è il caso di riconnettersi all’istante, e infatti nel successivo quarto d’ora riprendono in mano la sfida, senza rendersi di nuovo pericolosi ma stazionando spesso attorno ai sedici metri avversari. All’intervallo il punteggio dice 1-0 ed è giusto così.

La ripresa inizia con Scherhant al post di Grifo tra i biancorossi e un giallo rifilato a Makengo per una brutta entrata su Orsolini. Il Friburgo si mette immediatamente alla ricerca del pareggio, mentre il Bologna dà l’impressione di aver dimenticato gambe e soprattutto testa negli spogliatoi. Si comincia al 7’ con un’incursione in area di Beste su cui è provvidenziale una scivolata di Lucumí, quindi all’8’ Skorupski respinge un mancino in corsa di Scherhant: sul corner successivo il polacco è strepitoso su un tentativo ravvicinato di Ginter, ma nel mentre la sala VAR rileva un mani in area di Castro: l’arbitro Minakovic, dopo aver esaminato il tocco al monitor, concede il rigore e del dischetto Adamu pareggia.

Purtroppo non è finita, perché al 19’ Skorupski deve intervenire pure su una velenosa traiettoria dalla bandierina di Beste. Intanto Italiano vede i suoi in difficoltà e prova a cambiare qualcosa inserendo Miranda, Dallinga e Bernardeschi, ma proprio l’ex Toronto regala subito palla agli avversari e servono altri due mezzi miracoli del solito Skorupski per dire di no a Scherhant e Beste. Soltanto nelle pieghe finali della sfida i felsinei, trascinati da un buon Odgaard, riescono a rialzare la testa e scacciare quantomeno l’incubo di una sconfitta: al 30’ rasoiata col destro del danese che non va troppo lontana dal palo, e al 41’ staffilata centrale sempre di destro che Atubolu neutralizza in modo non impeccabile.

Sul rettangolo verde ora c’è anche Rowe, e dalla vivacità dell’inglese passano le sortite conclusive di un Bologna che però, nonostante la spinta di un Dall’Ara encomiabile, non trova la forza né l’idea giusta per impensierire un’ultima volta i tedeschi: brillantezza atletica ancora lontana, lavoro tattico di Italiano e inserimento dei nuovi ancora in corso, e il risultato sono prestazioni tutt’altro che disastrose ma nemmeno convincenti a pieno, come quella di stasera, con conseguenti risultati non così positivi. Specie in Europa League, dove la strada si sta mettendo già in salita, come un anno fa in Champions: la speranza è che in questa stagione, almeno per quanto concerne la fase campionato, l’esito sia diverso.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Vitik, Lucumí, Lykogiannis (21’ st Miranda); Freuler, Ferguson (48’ st Fabbian); Orsolini (21’ st Bernardeschi), Odgaard, Cambiaghi (32’ st Rowe); Castro (21’ st Dallinga). A disp.: Ravaglia, Pessina, Pobega, Moro, Heggem, Casale, Zortea. All.: Italiano

FRIBURGO (4-2-3-1): Atubolu; Treu, Ginter, Lienhart, Makengo (35’ st Gunter); Eggestein, Hosterhage; Beste (30’ st Dinkci), Manzambi (35’ st Holer), Grifo (1’ st Scherhant); Adamu (43’ st Matanovic). A disp.: Muller, Huth, Jung, Suzuki, Dinkci, Hofler, Rosenfelder, Ogbus. All.: Schuster

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